L’Agcom (Autorità del settore delle tlc) ha multato per 2 milioni di euro complessivi i tre principali operatori della telefonia: Tim, Vodafone e Wind 3.
La causa della multa sono le modifiche ai contratti, effettuate al di fuori dei regolamenti.
Nello specifico, viene vietata la pratica che gli operatori hanno sfruttato, quella di moficare le offerte e fare scattare debiti aggiuntivi quando l’operatore finisce il credito.
La cosa fondamentale è che si crea un precedente, che determina l’inviolabilitàdei contratti e l’impossibilità di introdurre variabili nel corso del tempo, senza comunicazione.
Si tratta di una sfida che è durata a lungo e che vede vincere i consumatori contro alcune pratiche scorrette delle compagnie telefoniche.
In generale, le compagnie telefoniche approfittano spesso delle attivazioni degli utenti, anche in caso di emergenza.
Proprio sfruttando queste richieste, riescono spesso a ottenere denaro ogni mese, magari per un servizio utilizzato una volta, come il credito aggiuntivo acquistabile quando terminiamo gigabyte o minuti.
Proprio questo elemento viene sanzionato e reputato scorretto.
Resta da capire se, questo precedente possa diventare anche un elemento di stop per le rimodulazioni, vera piaga del mondo mobile che vede sempre più utenti trovarsi con costi telefonici che crescono senza il loro controllo.
Solo negli ultimi anni infatti, gli aumenti sono stati enormi.
Si parla di diverse decine di euro che si vanno ad aggiungere ogni anno ai costi di telefonia mobile.
Il mondo degli operatori, tra call center ossessivi e fregature nascoste dietro ad ogni promozione e contratto, sembra ancora un far west, all’interno del quale organismi come l’Agcom stanno cercando di fare un po’ di ordine.